Liberaci Signore
da tutti i Web
quelli belli e quelli brutti,
quelli spogli e con i frutti,
quelli veri e quelli finti,
quelli stanchi e quelli spinti,
quelli rapidi e veloci,
quelli lenti e un po' beoci,
quelli fatti per giocar
e anche per comunicar,
quelli semplici e convessi,
quelli orribili e complessi,
quelli pieni di disegni,
quelli privi di sostegni.
Liberaci Signore
dai Web fatti con le mani
fatti sol per apparenza
che di dati sono senza,
fatti non per pubblicare,
e nemmen per commerciare
ma soltanto per gettare
fum negli occhi al lor fruitore.
Liberaci Signore
dai Web privi di parole,
privi anche di colore,
siano pubblici o privati,
sian gratuiti o sian comprati,
siano liberi o occupati.
Liberaci Signore
da ogni Web dell'Internet,
(con l'accento sulla "e"):
noi che siamo ancor quaggiù
proprio non ne possiam più.
Liberaci Signore
Ma fallo presto
che altrimenti
non resisto.
Ferie 2000 - Doppia poesia. Prima fase di ferie del 2000 - a causa dei lavori di riorganizzazione del web d'Ateneo, non ho potuto prendere un periododi ferie continuativo. Ero così stufo di Web che mi sono lanciato in due Canti Liberatori! Questo è il primo. L'altro si chiama "Canto dell'oppresso da Web"