Passano assai veloci,
i primi anni dieci:
il mondo noi scopriamo,
le cose noi impariamo.
Poi arrivano i vent'anni;
energici ed insonni,
con forza d'uragano
abbiamo il mondo in mano!
Un giorno poi, son trenta:
la corsa un po' rallenta;
attorno ci guardiamo,
su tutto, riflettiamo.
Quaranta poi: sicuri,
esperti e assai maturi,
teniamo gli occhi aperti
sui giovani inesperti.
Passata quella soglia,
inizia ahime la doglia:
invecchia ormai la pianta,
arrivano i cinquanta!
Comincia infine, attesa,
la rapida discesa:
sessanta son; vai giù
e non ti fermi più.
Settanta son compiuti?
Ormai siam sorpassati.
Non siamo più entusiasti:
piuttosto, siam vetusti.
A giovane rugiada
lasciam allor la strada;
la vita è stata bella:
si spenga, la scintilla!
Compleanno 2006.
E' il mio quarantatreesimo giro di pista. Lo celebro con queste poche rime. Toccatevi :-)